mercoledì 31 ottobre 2012

In Hoc Signo (non) Vinces



In Sicilia si è consumato l'ultimo appello, soltanto cronologicamente, del processo contro la politica. Domenica scorsa si è votato, forse non tutti lo sapevano o forse lo sapevano e consciamente non sono andati a votare...parere discutibile ma assolutamente legittimo.






Il fatto è che dopo sessant'anni di centro-destra intransigente, mafioso, demagogico, pressapochista e nullafacente ha vinto il centro-sinistra con un candidato completamente fuori dagli schemi per noi siciliani: comunista, anti-mafioso e omosessuale. Poi noi saremo quelli retrogradi! In un sol giorno abbiamo operato una rivoluzione. Piccola postilla il candidato, tale Crocetta, del partito democratico, è alleata con l'unione di centro, che in Sicilia non è tanto il partito di Pierferdy Casini piuttosto di Totò Cuffaro, quello dei cannoli e della condanna per associazione mafiosa.


Siccome noi siciliani non vogliamo farci mancare niente, ma proprio niente, abbiamo eletto non uno, non due, non tre bensì quindici attivisti del MoVimento5Stelle, per fortuna aggiungo io, potremmo dire che l'unica vera e sincera ventata di novità è dettata proprio dall'elezione dei cittadini a 5 stelle. Sicuramente saremo noi siciliani adesso attivi e con gli occhi puntati sull'ARS, con la speranza che neanche questi ci abbandonino.






Altro fatto è che il cinquantatré percento degli aventi diritto non è andato a votare, quindi i votati, tutti compresi, sono espressione del quarantasette percento dei siciliani, la metà o poco meno in summa. Vi rendete conto? Neanche i siciliani vogliono sentire parlare di partiti, è davvero, questo, un segno dei nostri tempi. La verità è proprio questa: è vero M5S ha ottenuto un risultato che nessuno si sarebbe mai aspettato, eppure i cittadini sono stanchi.

Alla fine chi ha vinto veramente queste elezioni?
Crocetta? Forse, ma effettivamente, checché ne dica lui, non ha una maggioranza che riesca a reggere per non più di qualche mesetto. M5S? Forse, dicono che non danno margini a qualsivoglia alleanza quindi alla fine rimarranno in quindici e nulla di più. I cittadini? Direi assolutamente no, o almeno soltanto una parte, quella dei non votanti, mi spiace per loro. Sarebbero bastati quel dieci o venti percento in più di votanti per dare valore a queste elezioni.



p.s.: non parlo dell'altra parte politica non perché non me ne importi nulla, molto più semplicemente perché non vorrei ulteriormente infierire sulle condizioni di un centro-destra allo sfacelo.

lunedì 29 ottobre 2012

Sicilia "cose ch'i pampini"

Da siciliano, quindi a cagion veduta, più che definire la Sicilia come un laboratorio lo definirei il più grande pasticcio d'Italia.
Oggi stiamo tutti con gli occhi puntati sulla terra delle arance e delle arancine: qui si vota, si vota per il presidente della regione, una cosa importantissima, come si direbbe dalle nostre parti "cose ch'i pampini". Sebbene sia una cosa importantissima un siciliano su due non si è recato alle urne per esprimere il proprio voto, avete presente quelle frasi fatte del tipo "c'è gente che è morta per il tuo voto" che dovrebbero farti sentire in colpa. E così io a votare ci sono andato.
Anziché sparare a zero sugli elettori stanchi e scazzati, dovremmo cominciare a pensare ai politici eletti o pseudo tali, noi siciliani e gli italiani tutti!
Ci hanno tolto ogni voglia! Avevamo voglia di credere in un futuro migliore, e l'hanno lavata via con il migliore sapone smacchiante del mondo (= l'inefficienza e la corruzione), levata, tolta, estirpata alla radice. Non credo possa esserci qualche politico contento del risultato di queste elezioni: sono espressione di un siciliano su due, e gli altri? Gli unici che effettivamente possono essere soddisfatti sono quelli del MoVimento5Stelle, anche se dovessero prendere pochi voti per loro sarà comunque una grandissima vittoria.
I politici saranno in grado di leggere questo VAFFA lungo da una punta all'altra dell'isola? Io credo di no! Leggo e rileggo, ansioso, i vari messaggi che si susseguono sullo spoglio delle varie sezioni dei candidati e non ho ancora letto una miserrima paroletta sul dato dell'astensionismo, evidentemente faranno come ha fatto oggi il Giornale di Sicilia che a piena pagina apre il quotidiano con un titolo marziano "Elezioni, il primo sconfitto è l'astensionismo", evidentemente vivono, sia i politici che i redattori del GdS, su un altro pianeta appunto.
Sono assolutamente sconfortato, deluso e amareggiato...staremo a  vedere come finirà, non vorrei peccare di eccessivo campanilismo ma dalle mie parti si dice che "come finisci si cunta", ho paura che andrà a finire proprio così qualsiasi sarà il risultato dovremmo stare zitti e abbassare la testa, da bravi siciliani e italiani, come sempre abbiamo fatto.